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Trasporto pubblico locale,in Italia cresce nei centri urbani
L’Italia torna a muoversi, la crescita soprattutto nei centri urbani. Ma la ripresa della mobilità, se non accompagnata da politiche di sviluppo e di investimenti al trasporto pubblico, potrebbe evaporare rapidamente. E’ quanto emerge dal 12/o Rapporto sulla mobilità in Italia realizzato dall’Isfort in collaborazione con le associazioni di categoria Anav e Asstra e la […]

L’Italia torna a muoversi, la crescita soprattutto nei centri urbani. Ma la ripresa della mobilità, se non accompagnata da politiche di sviluppo e di investimenti al trasporto pubblico, potrebbe evaporare rapidamente. E’ quanto emerge dal 12/o Rapporto sulla mobilità in Italia realizzato dall’Isfort in collaborazione con le associazioni di categoria Anav e Asstra e la consulenza scientifica del centro studi Hermes, presentato al Convegno nazionale sul Tpl a Cagliari.
Il volume degli spostamenti medi giornalieri (popolazione 14-80 anni) è salito nel 2014 a 111,7 milioni, con una crescita netta (+11,5%) rispetto all’anno precedente. Ad aumentare è soprattutto la mobilità metropolitana: gli spostamenti di corto raggio (10 km) salgono nel 2014 al 73,5% del totale. “Il trend positivo della domanda deve tuttavia consolidarsi nel tempo – avverte Carlo Carminucci, direttore scientifico di Isfort – i primi risultati della rilevazione Audimob per il 2015, effettuata a giugno e luglio, non sembrano confermare il quadro di forte ripresa che ha caratterizzato il 2014. Il tasso di mobilità, in particolare, si è attestato al 78,2%, un valore un pò più basso rispetto alla media dello scorso anno”.
Sul fronte delle scelte modali riprende a battere il cuore ecologico degli Italiani che nel 2014 hanno ricominciato ad andare a piedi, in bicicletta e sui mezzi pubblici. In un quadro generale di ripresa della mobilità, in cui tutti i mezzi guadagnano spostamenti, le percorrenze a piedi e in bicicletta sono aumentate nel 2014 rispetto al 2013 del +26%, ma è forte il balzo in avanti anche dei mezzi pubblici, che crescono +11,8%.
Fanalino di coda l’auto con una crescita del +6,4%. Tuttavia nel 2014 la ripartizione delle quote tra le modalità motorizzate continua a mostrare un mercato in cui è sempre l’auto privata a fare la parte del leone: auto 81,1%; mezzi pubblici 14,6%; motocicli/ciclomotori 4,3%, anche se il trasporto pubblico col punto percentuale guadagnato nel 2014 (13,6% anno 2013 – 14,6% nel 2014) contribuisce ad erodere la quota pur sempre dominante dell’auto (all’82,7% nel 2013 all’81,1% nel 2014).
Per quanto riguarda il giudizio degli Italiani sui diversi mezzi di trasporto la graduatoria (indice di soddisfazione, punteggi medi 1-10) mette sul podio la bicicletta (8,4) a seguire la moto (8,3), tallonati dall’auto che continua a piacere (8,2), molto apprezzate le metropolitane (7,6), sufficienza per pullman/autobus extraurbano (6,6), autobus/tram (6,2) e treno locale (6,0). Nelle grandi città autobus e tram sono sotto la sufficienza (5,7). (ANSA).
AR