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La Capitale del Libro 2022 è Ivrea: un laboratorio di idee nel segno di Adriano Olivetti
“Tra le altre proposte, tutte di notevole qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura. La straordinaria eredità culturale e tecnologica […]

“Tra le altre proposte, tutte di notevole qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura. La straordinaria eredità culturale e tecnologica della città viene rivendicata senza nessun orgoglio campanilistico ma come forza propulsiva del progetto di città capitale e come ispirazione di una visione che può diventare un modello all’altezza dei nostri tempi”.
Con queste motivazioni, la commissione presieduta da Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura, e composta da Gerardo Casale, Stefano Eco, Cristina Loglio e Valentina Sonzini, ha proclamato Ivrea città Capitale del Libro 2022.
“L’attenzione alle nuove dimensioni digitali dell’esperienza culturale – si legge ancora nelle motivazioni che hanno decretato la vittoria di Ivrea – rappresenta un ulteriore elemento di forza che sarà messo a diposizione non solo della comunità locale. Infine l’attenzione all’attività di comunicazione potrà rendere il titolo di città Capitale del libro sempre più significativo, contribuendo a indicare nella cultura, e in particolare nella cultura del libro e della lettura, un elemento di coesione e di condivisione per le nostre comunità alle prese con le ferite della pandemia”.
Le altre città finaliste erano Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pescara, Pistoia, Pordenone, a cui è andato il ringraziamento del ministro della Cultura Dario Franceschini per la partecipazione.
Da prima capitale d’Italia a capitale dell’industria grazie agli Olivetti
L’auspicio dell’amministrazione e di tutto il gruppo che ha lavorato alla candidatura è che il titolo di Capitale del Libro segni l’avvio di una nuova fase della storia millenaria di Ivrea: da prima capitale d’Italia con Re Arduino nel 1002 d.C., fino a divenire capitale della tecnologia, dell’innovazione e laboratorio di futuro grazie alla straordinaria esperienza di Camillo e Adriano Olivetti.
Proprio la visione comunitaria che ha caratterizzato il periodo olivettiano è stato il tema scelto per il dossier di candidatura, che ha coinvolto nella sua elaborazione oltre 50 persone e 7 community del mondo del libro. Inevitabile il richiamo a un oggetto-simbolo: la Lettera 22, la mitica macchina da scrivere portatile ideata dalla Olivetti, divenuta un’icona mondiale.
Riconoscibile nel tessuto urbano, la città industriale è stata progettata dai più famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento. “Ivrea città industriale del XX secolo” è iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2018.
“Siamo davvero felici di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro, in cui abbiamo profondamente creduto – ha dichiarato il sindaco Stefano Sertoli –. Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri. Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il Manifesto per il futuro del libro e dare vita a un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo”.