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Il bus e l’autista non sono in regola: la Stradale blocca la gita
I 30 bambini della scuola Guerrazzi di Cecina sarebbero dovuti partire in bus per una visita alla fabbrica della Solvay. Circa venti chilometri di strada, forse un quarto d’ora di viaggio, ma il bus noleggiato non era sicuro. Se ne sono accorti subito i poliziotti della Polizia Stradale di Livorno che, alla partenza, si sono […]

I 30 bambini della scuola Guerrazzi di Cecina sarebbero dovuti partire in bus per una visita alla fabbrica della Solvay. Circa venti chilometri di strada, forse un quarto d’ora di viaggio, ma il bus noleggiato non era sicuro. Se ne sono accorti subito i poliziotti della Polizia Stradale di Livorno che, alla partenza, si sono fatti trovare puntuali per un controllo.
Proprio a Livorno in questa settimana sono stati più di dieci i pullman controllati – sulla base del protocollo sottoscritto lo scorso anno, e recentemente rinnovato, tra la Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato e il Miur -. In particolare, nel caso della scolaresca di Cecina, è emerso che l’autista non aveva con sé la carta di circolazione e l’assicurazione e non era neppure in grado di dimostrare di essere un dipendente della ditta che aveva fornito il bus. Pure il mezzo lasciava a desiderare, poiché gli agenti hanno rilevato cinque cinture di sicurezza difettose e tre fari rotti, oltre alla perdita di olio dal motore e l’assenza del martelletto frangivetri.
Gli agenti hanno bloccato la partenza ma all’autista sono stati contestati 12 verbali, per un ammontare di oltre 1.500 euro.




