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Crolla la produzione di bus
Le unità prodotte nei primi 9 mesi superano 752mila unità (+47%), equamente distribuito tra autoveicoli leggeri (autovetture e vcl fino a 3.500 Kg) e pesanti (autocarri sopra i 3.500 Kg e autobus). Quella dei veicoli commerciali leggeri (con peso fino a 3.500 Kg) è la tipologia di autoveicolo che ha registrato la crescita più limitata […]

Le unità prodotte nei primi 9 mesi superano 752mila unità (+47%), equamente distribuito tra autoveicoli leggeri (autovetture e vcl fino a 3.500 Kg) e pesanti (autocarri sopra i 3.500 Kg e autobus). Quella dei veicoli commerciali leggeri (con peso fino a 3.500 Kg) è la tipologia di autoveicolo che ha registrato la crescita più limitata nei primi nove mesi in termini di unità prodotte: +15,5%.
Occorre tuttavia ricordare che questo comparto ha dato il contributo più importante nel contenere la caduta negli anni di crisi: tra il 2007 e il 2014, infatti, la produzione di vcl è calata del 16%, contro flessioni del 56%, del 51% e dell’80% per autovetture, autocarri e autobus rispettivamente. Dopo un calo del 23% nel 2014, i volumi produttivi degli autocarri (con ptt superiore a 3.500 Kg), riportano nel primo trimestre di quest’anno un’inversione di rotta (+51% a quasi 7.800). Nel secondo trimestre il rialzo tendenziale si porta al 77% (circa 9.200 Unità prodotte), mentre nel terzo trimestre i volumi prodotti superano del 12% quelli di un anno prima a quasi 7.800. Nei primi nove mesi gli autocarri prodotti sono più di 24.700 (+43%).Oltre l’80% della produzione di autoveicoli leggeri e pesanti adibiti al trasporto merci è destinato all’export, che nei primi 9 mesi registra +20% circa, mentre più contenuta è la crescita della produzione destinata al mercato interno (+7%). Il comparto autobus continua invece a presentare volumi produttivi ridottissimi. Dopo le appena 289 unità totalizzate nel 2014, nel primo trimestre la produzione ammonta a circa 190 unità e nel secondo trimestre non raggiunge le 300 unità. Con 170 unità nel terzo trimestre, la produzione dei primi nove mesi tocca le 650 unità e riguarda prevalentemente il segmento dei minibus. La domanda interna di autobus specifici (urbani, interurbani, turistici) rimane quindi asfittica. La mancanza di una pianificazione del trasporto pubblico e di una strategia di intervento a medio termine, che punti all’efficienza e alla qualità del servizio, ha indebolito un settore industriale, presente invece in tutti i major market europei.




