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ANAV a Rainews24: per gite scolastiche sicure, necessario il rispetto delle regole
Di fronte ai nuovi e drammatici eventi di cronaca che hanno visto protagonisti pullman e studenti, su Rainews24, nella rubrica dedicata ai motori Vroom, ci si è interrogati sulla sicurezza del trasporto scolastico e su quali interventi intraprendere affinché i pullman, dove spesso viaggiano gli studenti, siano più sicuri. Santo Puccia, capo ufficio stampa della […]

Di fronte ai nuovi e drammatici eventi di cronaca che hanno visto protagonisti pullman e studenti, su Rainews24, nella rubrica dedicata ai motori Vroom, ci si è interrogati sulla sicurezza del trasporto scolastico e su quali interventi intraprendere affinché i pullman, dove spesso viaggiano gli studenti, siano più sicuri.
Santo Puccia, capo ufficio stampa della Polizia Stradale, ha ricordato che nel 2016 la Polizia Stradale ha condotto una campagna di controlli di intesa con il Miur e con le istituzioni scolastiche proprio per monitorare il trasporto dei ragazzi in occasioni delle gite scolastiche: “Su 15mila mezzi controllati, 20% presentava irregolarità da ricondurre in gran parte a inefficienze dei dispositivi dei veicoli, come gomme usurate o specchietti rotti. In alcuni casi – ha sottolineato Puccia – abbiamo trovato mezzi sprovvisti di copertura assicurativa o che non avevano effettuato la prevista revisione annuale”.
Ciò non significa che il pullman sia un mezzo poco sicuro; è necessario, ha però ricordato Tullio Tulli, direttore generale di ANAV, il rispetto delle regole.
“L’autobus è un mezzo di trasporto sicuro. Lo dimostrano i dati Istat sull’incidentalità e studi internazionali sul tema: l’autobus è 30 volte più sicuro dell’autovettura. Detto questo – ha proseguito Tulli – il sistema delle regole e dei controlli è fondamentale. La prima buona regola è non acquistare un servizio di trasporto a prezzi stracciati. Qualunque genitore e qualunque insegnate può verificare già a un controllo visivo lo stato del mezzo; la sua età, la condizione generale del mezzo”.
In generale, la normativa italiana è molto avanzata anche per quel che riguarda il controllo degli autisti.
Ricorda ancora Tulli che “per condurre questi mezzi gli autisti devono sottoporsi annualmente a controlli su uso di alcol e droghe. La tecnologia potrebbe dare un contributo importante anche con dei sensori che impediscono l’avvio del mezzo qualora l’autista abbia bevuto. In Italia però non sono obbligatori”.
Dal punto di vista dei dispositivi tecnologici, Luigi Boggione, sezione Autobus di Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), ha spiegato che “gli autobus più recenti hanno dispositivi che sono gli stessi di automobili di alta gamma; quindi sono mezzi sicuri. Ci sono norme Ue, ad esempio, che obbligano i costruttori a utilizzare materiali che in caso di incidente limitano la deformazione della struttura del mezzo o la propagazione del fuoco”.
Per Maurizio Vitelli, direttore generale della Motorizzazione Civile, però, i pullman che circolano sulle nostre strade “non rispecchiano sempre le caratteristiche citate. Nell’ultimo anno anno c’è stato un buon rinnovo del parco, pari al 27% in più di nuove immatricolazioni, ma il parco circolante è vecchio e circola molto: le revisioni ci dicono che tra una revisione e l’altra ci sono fra i 60mila e i 100mila chilometri”.