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Cosa Fare
Un viaggio tra gusto e panorami mozzafiato
In montagna, l’esperienza gastronomica per eccellenza si vive in malghe e rifugi, mentre per gli escursionisti più esperti è da vivere l’esperienza dei bivacchi. Per chi ama la natura, il relax o lo sport all’aria aperta grazie al Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti si può vivere il vero concetto di slow mountain. Le Malghe Malga Maraia coniuga tradizione e […]
In montagna, l’esperienza gastronomica per eccellenza si vive in malghe e rifugi, mentre per gli escursionisti più esperti è da vivere l’esperienza dei bivacchi. Per chi ama la natura, il relax o lo sport all’aria aperta grazie al Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti si può vivere il vero concetto di slow mountain.
Le Malghe
Malga Maraia coniuga tradizione e innovazione anche nell’arredamento. Gestita dalla cooperativa Auronzo offre un’accoglienza familiare. Sita ai piedi dei Cadini di Misurina, Malga Maraia regala un meraviglioso panorama sulle Marmarole. La cucina tipica è a base di prodotti locali: dai taglieri di salumi e formaggi alle grigliate di carne, fino ai dolci. E per rilassarsi non c’è nulla di meglio che una passeggiata tra prati verdissimi e pascoli alpini, alla scoperta dei sentieri, tutti segnalati, magari sulla bici.
Malga Popena, invece, si trova sulla strada che porta alle Tre Cime di Lavaredo e Monte Piana. Qui, oltre agli splendidi panorami, le famiglie trovano anche il luogo ideale per i bambini che possono conoscere gli animali della fattoria: oche, maialini, conigli, asinelli e caprette. Senza contare la possibilità non solo di gustare sul posto la cucina locale a base dei soli prodotti di stagione, ma anche di poterli acquistare per portare con sé un ricordo concreto della vacanza: salumi, formaggi, confetture, miele, tisane.
I rifugi delle Tre Cime
Il Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti offre la possibilità di visitare due rifugi. A 2.330 metri di altitudine sorge il Rifugio Auronzo, che risale addirittura ai primi del 900. Si può raggiungere a piedi ma anche in auto lungo la strada panoramica che permette di pregustare il paesaggio dominato dalle tre guglie. Si tratta di una tappa imprescindibile per gli escursionisti che potranno rifocillarsi con la meravigliosa cucina tipica cadorina e bellunese, che utilizza il più possibile prodotti delle aziende agricole, allevamenti e caseifici locali, secondo stagionalità e tradizione giacché il rifugio ha sottoscritto la Carta di Assicurazione della Qualità. A soli 20 minuti di cammino dal Rifugio Auronzo si trova il Rifugio Lavaredo. Qui siamo a 2.344 metri sul livello del mare. Nato in epoca relativamente più recente, è del 1954, il Rifugio Lavaredo è un ottimo punto di partenza per arrampicate ed escursioni ed offre un piatto quasi introvabile altrove: il gulash.
I Rifugi dei Cadini di Misurina
Famosi per le guglie appuntite i tre rifugi si trovano a circa 10 km di distanza e sovrastano il Lago di Misurina. Basta percorrere l’Alta Via n. 4 di Grohmann, e dal Rifugio Auronzo si raggiunge per primo il Rifugio Fratelli Fonda Savio, a 2.360 metri sul livello del mare. Gestito dalla famiglia Pörnbacher, è intitolato ai tre fratelli Piero, Paolo e Sergio, morti durante la Seconda Guerra Mondiale, figli del partigiano Antonio Fonda-Savio e di Letizia Svevo, figlia del famoso scrittore Italo Svevo. È meta di riferimento per corsi d’introduzione di roccia a cura del Summit-Club e della scuola di alpinismo ÖAV, oltre che per la sua gastronomia.
Il Rifugio Col De Varda, invece, si trova a 2106 metri sul livello del mare ed è raggiungibile anche in seggiovia. La sua terrazza panoramica sul Lago di Misurina dà la possibilità di far spaziare lo sguardo dalle Marmarole al Sorapiss, dalla Marmolada alle Tofane, dal Cristallo fino alla Torre dei Scarperi. Impossibile fermarsi qui e non gustare gli gnocchi di patate ripieni di speck e rucola serviti con formaggio fuso.
Anche dal Rifugio Città di Carpi a 2.110 metri sul livello del mare il panorama delle Dolomiti è mozzafiato. È la meta ideale per chi ama le attività tecnico sportive oltre all’escursionismo, si va dall’arrampicata all’alpinismo, dalle vie ferrate allo scialpinismo in inverno, ma anche speleologia e corsi di orientamento. Il piatto tipico da assaggiare: Patate alla cadorina preparate con cipolla rossa e speck croccante.
I Rifugi dei Monti Piana e Popera
Sul Monte Piana sorge il Rifugio Bosi, a 2.205 metri di altitudine. È un luogo particolare perché denso di ricordi tragici della Prima guerra mondiale come trincee e appostamenti ancora visibili. Il Rifugio è infatti dedicato al Maggiore Angelo Bosi comandante della 3 armata. Da gustare la zuppa di farro.
Il Rifugio Carducci si trova sulla Croda dei Toni sul Monte Popera, a un’altitudine di 2.297 metri ed è raggiungibile solo a piedi. Ma il panorama che offre vale indubbiamente la fatica. Da qui si parte per escursioni e ferrate, tra cui Roghel, Cengia Gabriella e Croda dei Toni. Da non perdere: canederli di ortica ripieni di gorgonzola serviti con crema di formaggi e noci.
I rifugi di Auronzo, Lozzo e Vigo di Cadore
Sul gruppo delle Marmarole, a 1.585 metri di altitudine si trova il Rifugio Monte Agudo, raggiungibile anche in seggiovia. Il panorama dà sulla Val d’Ansiei e Auronzo. Da gustare in particolare le tagliatelle con sugo di porcini, galletti e salsiccia.
Nel Pian de Buoi a 1.969 metri d’altitudine, dirigendosi verso Lozzo di Cadore, si trova il Rifugio Ciareido che domina dalla Croda Paradiso i pascoli dell’altipiano. Poco distante vie attrezzate per arrampicate di ogni grado di difficoltà e possibilità di corsi di roccia. Da non perdere la torta Ciareido con cioccolato fuso accompagnata da una grappa artigianale.
Infine il Rifugio G. Fabbro sito a 1.783 metri sul livello del mare e con vista sull’Altopiano di Razzo. Il piatto da assaggiare è indubbiamente il frico, un tortino di patate, formaggio e cipolla, oltre, naturalmente, al tipico tagliere di salumi e formaggi locali.
I Bivacchi
Luoghi incustoditi sempre aperti, che offrono un rifugio temporaneo lungo il percorso e panorami incontaminati.
Sono due in particolare quelli che si incontrano nel territorio del Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti: il Bivacco Fanton e il Bivacco Tiziano- Toso. Entrambi danno conforto, insieme ad altri numerosi rifugi, agli escursionisti che intraprendono il Marmarole Runde, percorso ad anello che gira attorno al gruppo montano delle Marmarole. Per questo percorso occorrono dai 3 ai 5 giorni, ma ne vale la pena. A Forcella Marmarole a quota 2.667 metri si trova il Bivacco Fanton, inaugurato solo nel 2021. Adagiato sul crinale, dall’architettura originale, offre un balcone panoramico su Auronzo di Cadore. In località Col de Val Longa, invece, a 2.246 metri di altitudine si trova il Bivacco Tiziano – Toso che ha a disposizione 8 posti letto, più 9 aggiuntivi su richiesta.