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Turismo in camper: scopri la sosta agricola in Toscana
La sosta agricola è una delle nuove prospettive del turismo in camper in Toscana. A sostenerlo sono i dati di un sondaggio realizzato da Caravanbacci, uno dei principali operatori italiani nel settore camper. Su un campione di 370 viaggiatori: il 45,7% ha dichiarato di aver scelto i campeggi, il 40,5% la sosta libera, il 12,7% […]

La sosta agricola è una delle nuove prospettive del turismo in camper in Toscana. A sostenerlo sono i dati di un sondaggio realizzato da Caravanbacci, uno dei principali operatori italiani nel settore camper.
Su un campione di 370 viaggiatori: il 45,7% ha dichiarato di aver scelto i campeggi, il 40,5% la sosta libera, il 12,7% le aree di sosta camper e solo l’1,1% ha pernottato in aziende agricole.
Una percentuale ridotta che, secondo gli esperti, rappresenta non un limite ma un grande margine di crescita per il turismo rurale e per lo sviluppo delle campagne toscane.
Turismo in camper e nuove forme di ospitalità rurale
La sosta agricola viene considerata una delle evoluzioni naturali del turismo all’aria aperta e del turismo in camper.
Negli ultimi anni i viaggiatori hanno dimostrato un interesse crescente per esperienze autentiche, legate al contatto diretto con la natura, ai paesaggi rurali e all’enogastronomia locale.
Paolo Bacci, titolare di Caravanbacci, sottolinea come la sosta in camper all’interno di un’azienda agricola rappresenti una forma di glamping “diversa”: non caratterizzata da strutture di lusso, ma dalla possibilità di sostare in un vigneto, in un uliveto o in mezzo alle colline.
Una semplicità che diventa valore aggiunto e che rafforza un modello di turismo in camper sostenibile, autentico e capace di generare benefici economici.
La Toscana punto di riferimento per il turismo rurale
La Toscana è stata la prima Regione italiana a dotarsi di una normativa chiara in materia di agricampeggio, agri-sosta e sosta gratuita fino a 24 ore.
Un passo importante che apre la strada a nuove forme di turismo rurale e consente alle aziende agricole di intercettare la crescita del turismo in camper senza affrontare grandi investimenti.
Questo quadro normativo rappresenta un banco di prova anche per il resto d’Italia: se il modello si consoliderà, potrà diventare un punto di riferimento per il turismo itinerante a livello nazionale.
Turismo in camper: quanto si spende?
Il turismo in camper è oggi una nicchia in forte espansione in tutta Europa e in Italia. Secondo diverse ricerche, ogni viaggiatore in camper spende mediamente circa 100 euro al giorno.
Una cifra che resta in gran parte sul territorio, andando ad alimentare l’economia locale attraverso l’acquisto di prodotti tipici, degustazioni, esperienze culturali e servizi.
Per molte aree rurali, spesso colpite da spopolamento, il turismo in camper rappresenta un’occasione concreta di sviluppo sostenibile. Porta persone, crea relazioni e sostiene la filiera enogastronomica senza richiedere infrastrutture invasive.
Sostegno per le aziende agricole e per il turismo rurale
In Italia, e in particolare in Toscana, la sosta agricola può rappresentare una grande occasione per rafforzare il legame tra turismo in camper e turismo rurale. I benefici per le aziende agricole sono molteplici:
- valorizzazione di vino, olio e altri prodotti tipici attraverso degustazioni e vendita diretta;
- nuove entrate economiche con investimenti limitati;
- possibilità di destagionalizzare i flussi del turismo in camper, attirando visitatori anche in autunno e primavera;
- integrazione con l’agriturismo tradizionale e con il crescente turismo enogastronomico.
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