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Firmato dal ministero del Turismo l’accordo per lo sviluppo delle Isole minori
Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha firmato con il presidente dell’Associazione comuni isole minori (ANCIM), Francesco del Deo, un accordo per lo sviluppo integrato delle isole stesse. “Con questo accordo – sottolinea il Ministro – puntiamo a creare le condizioni per una crescita strutturale dell’economia dei territori. Un’economia che, valorizzando il ruolo dell’industria turistica, […]

Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha firmato con il presidente dell’Associazione comuni isole minori (ANCIM), Francesco del Deo, un accordo per lo sviluppo integrato delle isole stesse.
“Con questo accordo – sottolinea il Ministro – puntiamo a creare le condizioni per una crescita strutturale dell’economia dei territori. Un’economia che, valorizzando il ruolo dell’industria turistica, favorisca la creazione nelle isole di centri d’eccellenza nell’ambito della sanità, della cultura, della valorizzazione delle attività produttive, dell’ambiente. Grazie a un utilizzo funzionale ai territori delle risorse del Pnrr”.
L’accordo si articola in una serie di punti su cui i contraenti accettano di impegnarsi per realizzare una strategia complessiva di difesa e conservazione della natura, di sviluppo sostenibile e adeguamento infrastrutturale e immateriale delle Isole minori, ispirata agli indirizzi dell’Unione europea con particolare riferimento allo sviluppo del turismo fondato sulla valorizzazione dei beni culturali e tutela del paesaggio archeologico e ambientale e con il rilancio delle attività ittiche, dell’artigianato locale, delle attività agrituristiche e agro-silvo-pastorali tradizionali.
In dettaglio, l’accordo prevede un impegno congiunto per:
- riqualificare i centri abitati;
- mettere in sicurezza le coste e provvedere al rifacimento delle spiagge, ove necessario;
- produrre energia elettrica applicando nuove tecnologie, utilizzando combustibili non inquinanti;
- recuperare il patrimonio storico ricettivo esistente a funzioni turistiche;
- adeguare le infrastrutture e i servizi alle effettive esigenze della popolazione residente e turistica;
- potenziare gli approdi e i servizi marittimi;
- realizzare centri di interesse e di promozione del turismo anche attraverso l’adeguamento e la riqualificazione della ricettività;
- rilanciare le attività produttive tradizionali definendo uno specifico marchio di qualità;
- realizzare un sistema di rete materiale e immateriale.
- ripensare il rapporto con le Università per correlare meglio la loro finalità ai bisogni del territorio;
- ricercare e realizzare azioni comuni di sviluppo in area mediterranea creando un nuovo modello di cooperazione e di integrazione non episodico, ma strutturato;
Previsto, infine, che tutti i soggetti debbano contribuire alla copertura finanziaria dell’accordo stesso: i Ministeri, le Regioni, i Comuni.




