Italian Knowledge Leaders: obiettivo spingere il turismo congressuale e valorizzare l'eccellenza accademica italiana

Pubblicato lun 29 novembre 2021 14:52:55

Assegnare alle eccellenze italiane in ambito accademico e scientifico il riconoscimento quali ambasciatori del capitale intellettuale del nostro Paese, per la qualità e per la continuità del loro impegno anche ai fini di accrescere il numero di convegni internazionali di prestigio che si svolgono in Italia; allo stesso tempo far emergere nuovi ‘leader intellettuali’, incoraggiandoli e supportandoli in una maggiore attività a livello internazionale per contribuire alla promozione dell’Italia come ‘destinazione del sapere’ e, di conseguenza, del futuro.

Questi gli obiettivi di Italian Knowledge Leaders, progetto nato grazie alla volontà di ENIT e CBItalia per promuovere il nostro Paese come meta di turismo congressuale e business e più in generale valorizzare le eccellenze accademiche nazionali.


Opinion Leader italiani protagonisti di crescita economica e culturale

L’Italia può contare su un altissimo numero di Opinion Leader che, grazie alla loro capacità, esperienza e volontà di rappresentare le rispettive comunità professionali, hanno raggiunto posizioni di prestigio all’interno delle rispettive associazioni internazionali di riferimento: è a loro che dobbiamo la leadership del nostro Paese in moltissime aree scientifiche e professionali.

Proprio grazie alla loro credibilità scientifica e accademica, tali figure sono i principali protagonisti di un’ulteriore opportunità di crescita economica e culturale per tutto il Paese; un’opportunità rappresentata da tutti quegli eventi e congressi internazionali che – proprio grazie alla loro reputazione – l’Italia ha la possibilità di ospitare; a patto però che siano adeguatamente supportati da un intero sistema composto da istituzioni e operatori del settore degli eventi.


Supportare e valorizzare gli Italian Knowledge Leaders

Secondo una ricerca preliminare effettuata da CBItalia e ENIT, l’Italia si piazza al 6° posto a livello mondiale per “capitale intellettuale disponibile”, ovvero per il numero di opinion leader coinvolti attivamente in organi decisionali di associazioni professionali e scientifiche internazionali. Circa 3.500 profili di altissimo livello, di cui 100 in posizioni di Presidente o Chairperson, che Italian Knowledge Leader si prefigge di supportare. Da sempre la Mice Industry (Meetings, Incentives, Conferences & Exhibitions) fonda la sua azione su valori quali la collaborazione e la diffusione della conoscenza, finalizzati a creare una connessione virtuosa tra il progresso scientifico e le ricadute economiche e sociali che i convegni associativi sono in grado di generare ai fini di favorire una società basata sulla conoscenza.

“La filiera della meeting industry è centrale per Enit nel rilancio dell’Italia turistica – spiega il presidente Enit Giorgio Palmucci –. Attraverso questa iniziativa puntiamo soprattutto sul segmento associativo, che rappresenta il 25% del comparto, ed è fonte di crescita economica e sociale ma anche un’opportunità di accrescimento culturale. La collaborazione stretta con i professionisti e il mondo accademico è di grande valore per contribuire a sostenere l’offerta turistica nazionale ad accrescere appuntamenti, convegni e conferenze a beneficio di tutto l’indotto turistico. Un nuovo modo di fare squadra. Come e più di prima”.


Promozione e sviluppo delle Knowledge Destinations

Obiettivo di Italian Knowledge Leaders è avviare un percorso che metta a sistema il supporto strutturato delle Istituzioni Italiane, delle destinazioni e delle aziende private operanti nella Meeting Industry a favore dei knowledge leader italiani. Il progetto prevede un accompagnamento ai processi di candidatura dei grandi congressi internazionali, in particolare quelli associativi, che costituiscono un settore trainante nella promozione e nello sviluppo delle “Knowledge Destinations”, siano esse nazioni, città o regioni; grazie all'indiscusso impatto economico, sociale e culturale.

“Un’economia ad alto tasso di conoscenza, basata su concetti di ‘capitale intellettuale’, creatività e scienza è sempre più un fattore strategico per la crescita di un numero sempre maggiore di settori industriali e per la promozione delle destinazioni – commenta Carlotta Ferrari, presidente CBItalia –. Non è un caso, infatti, che le destinazioni più strutturate stiano già lavorando affinché i loro modelli di sviluppo economico prevedano un maggior coinvolgimento della comunità accademica, delle università e dei centri di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di supportare e favorire l’innovazione, la collaborazione in campo scientifico e la crescita di nuovo business digitale e creativo in modo da dare un valore aggiunto alla propria offerta”.

 

 

 

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