Aci con gli studenti romani per migliorare la mobilità urbana

Pubblicato mer 21 settembre 2016 16:03:50

L’Automobile Club d’Italia e Aci Consult insieme a Roma Capitale aprono nuovi percorsi di alternanza scuola-lavoro: i ragazzi delle scuole secondarie di Roma contribuiranno all’individuazione dei punti critici della rete stradale urbana, per migliorarne gli standard di sicurezza, efficienza e comfort.
Oltre a favorire la crescita civica e professionale dei ragazzi, scopo del progetto è sviluppare un presidio capillare nella Capitale a favore della mobilità, con benefici immediati per la sicurezza e l’efficienza del sistema stradale urbano.

L’iniziativa, ideata da Aci e annunciata nel cuore della Settimana europea della Mobilità, segue una prima fase di sperimentazione in cui gli studenti dell’Istituto ITIS Galilei di Roma hanno collaborato attivamente a uno studio sugli attraversamenti pedonali, dal quale sono emerse criticità - poi sottoposte alle istituzioni competenti - in termini di materiali non omologati, dimensioni e distanze non conformi al Codice della Strada, assenza di percorsi tattili e scivoli per i disabili, problemi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Su invito di Roma Capitale, tanti istituti scolastici stanno già stipulando specifiche convenzioni con Aci Consult, società del gruppo Aci specializzata in servizi per l’ambiente e la mobilità, per attivare fin da subito una serie di incontri formativi in aula seguiti da sessioni pratiche “in strada”: i ragazzi dell’Istituto Via F. Albergotti 35 del XIII Municipio saranno i primi ad affiancare gli ingegneri Aci nell’analisi anche dei cantieri delle società di servizi energetici, idrici e telefonici e i loro interventi di ripristino del manto stradale. Nel mirino finiranno, inoltre, la cartellonistica selvaggia, gli incroci più pericolosi, gli accessi stradali irregolari e insicuri.

“La sicurezza stradale è un valore civico da difendere e condividere – ha sottolineato il presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani – concentrando gli sforzi soprattutto sulla responsabilizzazione dei giovani, che rappresentano la fascia di popolazione più colpita dagli incidenti. Questo progetto formativo si distingue proprio per il coinvolgimento attivo dei ragazzi, rendendoli protagonisti del processo virtuoso di miglioramento della sicurezza urbana. In un contesto dove la mobilità è sempre più condivisa, gli utenti della strada fanno safe sharing”.

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